Parco Nazionale della Majella

Il territorio del PNM è geograficamente composto da quattro principali rilievi montuosi (Majella, Morrone, Porrara e i Monti Pizzi) tra i quali si interpongono altipiani carsici e valli fluviali. La sua unicità è nel carattere montuoso (oltre 60 rilievi montuosi di cui 30 superano i 2.000 metri di quota) e nella sua localizzazione geografica mediterranea, che ne fanno un’area di wilderness con elevati valori di biodiversità. La sua valenza ecologica è inoltre accentuata dalla sua funzione di connessione tra le due aree protette del Gran Sasso-Laga e del Sirente Velino. La presenza dell’uomo, risalente al Paleolitico, è tangibile con le innumerevoli testimonianze storiche, archeologiche ed architettoniche situate nei 39 comuni.

Il Parco Nazionale della Majella è caratterizzato dalla presenza al suo interno di vaste aree che presentano un carattere di elevato valore naturalistico. Da un punto di vista floristico sono stati identificati più di 50 differenti habitat, dislocati nei vari piani altitudinali. L’orizzonte culminale si caratterizza per i numerosi endemiti vegetali e da specie animali a distribuzione relitta. La fascia degli arbusti contorti presenta estese formazioni a pino mugo che proprio sulla Majella costituisce la formazione vegetale più estesa dell’Appennino. Al di sotto di questa si trovano le estese formazioni boschive a dominanza di faggio intervallate da pascoli secondari dove si rilevano valori di ricchezza in specie molto elevati. Le specie animali più significative sono il lupo appenninico (Canis lupus), l’orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus), sebbene non abbia una popolazione stabile all’interno del Parco, il camoscio appenninico (Rupicapra pyrenaica ornata). Sono presenti anche altre specie di ungulati come il cervo (Cervus elaphus), il capriolo (Capreolus capreolus) e il cinghiale (Sus scrofa). Nel Parco nidificano diverse specie ornitiche di interesse conservazionistico, quali l’Aquila reale (Aquila chrysaetos), il Lanario (Falco biarmicus), il Piviere tortolino (Charadrius morinellus). Tra gli anfibi specie di elevato valore conservazionistico sono la Salamandra pezzata appenninica (Salamandra salamandra gigliolii) e la Salamandrina settentrionale (Salamandra perspicillata) e tra i rettili la vipera dell’Orsini (Vipera ursini ursinii).

L’intero territorio del Parco rientra nella ZPS “Parco Nazionale della Majella” e comprende 4 SIC che ne coprono circa il 64%. Con oltre 2.150 entità floristiche il Parco ospita il 65% della flora abruzzese, il 37% di quella italiana ed il 22% di quella europea, oltre il 78% delle specie di mammiferi (eccetto i Cetacei) presenti in Abruzzo, e oltre il 45% di quelle italiane. Considerando le lacune di dati su alcuni gruppi numerosi come gli insettivori e i chirotteri, si può già affermare che anche relativamente a questa componente faunistica, esso costituisce un vero e proprio "hot spot" per la conservazione della biodiversità. Secondo la Direttiva 92/43 CEE sono stati individuati 21 habitat, 8 specie vegetali, 36

invertebrati, 3 pesci, 8 specie tra anfibi e rettili, 20 Uccelli e 11 mammiferi.