Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise

Il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (superficie 50.000 ha) si estende lungo la dorsale appenninica centro-meridionale dalla quota minima di 800 metri fino ai 2249 m della cima più alta ed è quindi un territorio prevalentemente montano molto ricco di foreste. I corsi d’acqua presenti nel territorio del Parco versano le loro acque nell’Adriatico e nel Tirreno interessando diversi bacini idrografici. I corsi d’acqua principali sono: il fiume Sangro (con i suoi affluenti Scerto e Fondillo), il fiume Giovenco ed il fiume Melfa. Nel territorio del Parco sono presenti anche I bacini lacustri del Lago di Barrea di origine artficiale e del Lago Vivo. Lo screening effettuato sulla ricchezza floristica e faunistica dell’area ha consentito di censire oltre 2000 specie di piante, 230 specie di uccelli, 66 specie di mammiferi e oltre 5000 specie di invertebrati. Nel territorio dell'area protetta si trovano inoltre sia habitat che specie prioritari ai sensi della direttiva Habitat e di tutte le specie faunistiche presenti ben 97 sono elencate nella Lista rossa delle specie a rischio di estinzione della fauna italiana.

L’area interessata dal progetto ospita la popolazione sorgente del Camoscio appenninico, quella cioè da cui hanno avuto origine tutte le reintroduzioni effettuate nel Parco Nazionale della Majella e del Gran Sasso e Monti della Laga. L’area interessata dal progetto è rappresentata da habitat prioritari (6210*) come le praterie di alta quota su substrato calcareo e cespuglieti (Festuco-brometalia) e le Faggete appenniniche a Taxus ed Ilex (9210*). Nell’area, oltre il camoscio, sono presenti diverse specie animali prioritarie di interesse comunitario (Allegato II, Direttiva 92/43 CEE) come il lupo, l’orso, la rosalia alpina, la vipera ursinii, ed alcune specie di chirotteri quali Barbastella barbastellus e Myotis bechsteinii.