Diario di viaggio...
Nell'ambito dell'Azione D.7 del progetto Life Coornata, alcune scuole delle 5 aree protette coinvolte, aderenti al progetto didattico sviluppato ed al previsto concorso d'idee "Camo-Show - camosci appenninici in mostra", in rappresentanza del proprio Parco e in qualità di "ambasciatori" dei rispettivi territori, sono state protagoniste dei viaggi di interscambio previsti. Di seguito, il racconto dell'esperienza
20/05/2013
Pescasseroli, Centro Visite del Parco Nazionale d'Abruzzo
Scuola ospitata: Ist. Comp. Di Palena (CH), scuole elementari di Palena e Lama dei Peligni
Il punto d'incontro è stato all'ingresso del Parco, in perfetto orario.
La guida, Celestina Cervi, ha illustrato le caratteristiche principali della giornata e del percorso.
Il parco comprende tre regioni Abruzzo, Molise e Lazio. La presenza dell'uomo e l’antropizzazione, anche se evidenti, non hanno modificato il rapporto con la natura. In particolare il 33% del territorio abruzzese è costituito da aree protette.
Abbiamo visto la carta d'identità del Parco, che descrive quando è nato, quanto è grande e soprattutto illustra tutta la catena alimentare caratteristica della montagna, dall'orso all'insetto.
Abbiamo cominciato il percorso con l'incontro di Lauretta, un orso bruno marsicano femmina.
L'animale vive solo nel Parco ed ormai è diventato un vero e proprio simbolo. E' stata trovata molto piccola, in seguito all'abbandono da parte della mamma forse perché uccisa. Non è stato possibile reintrodurre Lauretta nel suo ambiente naturale perché è stata educata in cattività. L'orso marsicano, in generale partorisce al massimo tre cuccioli tra gennaio e febbraio. I piccoli nascono di circa 500 gr, ciechi e privi di pelo. Il maschio è presente accanto alla femmina solo nel periodo dell'accoppiamento tra maggio e giugno, dopodiché sparisce per tutto il periodo di gestazione della femmina. L'orso femmina, una volta partorito, deve giornalmente allontanare dai piccoli per procurarsi del cibo, quindi i cuccioli sono facile preda di vari animali, anche del lupo.
Il maschio dell'orso, in generale, pesa fino a 300 kg ed è alto 2 m.
Si è proseguita la visita passando all'osservazione della poiana, della lontra, dei lupi e dei caprioli.
Il percorso è proseguito tutti insieme verso Opi all'interno della valle dell'alto Sangro.
Opi è la roccaforte del Parco posizionata su un costone di roccia. Qui è presente il camoscio, grande atleta delle montagne, in quanto salta con grande agilità da una roccia ad un'altra. Il suo manto nel periodo invernale ha delle aree di color “giallo ocra”, le sue corna sono perenni e nel maschio sono più uncinate che nella femmina. Sono presenti due camosci più un cucciolo, ma non è stato possibile avvistarli perché si confondono con le rocce.
La giornata è proseguita alla Val Fondillo dove ci si è dilettati nell'attività della carta d'identità delle piante. Divisi in gruppi, si sono create delle schede dove si descriveva un albero a la sua scelta. Ogni scheda conteneva le misure dell'albero scelto, le infiorescenze, dei rametti caduti. Ogni gruppo ha poi esposto il lavoro svolto a tutti gli altri.
21/05/2013
Farindola, Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga, Museo del Camoscio
Scuola ospitata: Scuole primarie di Fiastra e di Visso (MC)
La giornata è cominciata con un gioco d'introduzione.
Abbiamo proseguito con il pullman verso l'area faunistica.
Abbiamo attraversato tutti insieme il percorso natura fino alla cascata del Vitello d'Oro.
Durante il percorso natura è stato possibile ascoltare i rumori del bosco: gli uccelli, il fiume Tavo che si origina dal Gran Sasso, il rumore del vento.
Poi un primo gruppo è andato a visitare una sub area dove è stato possibile avvistare il camoscio.
Un secondo gruppo si è dilettato in un rubabandiera con domande specifiche sul camoscio
La giornata è proseguita rientrando al museo del Camoscio
Si è visitato il museo ed è stato trasmesso un documentario sul Parco.
Infine si è conclusa la giornata con un piccolo gioco e l'acquisto di souvenir.
22/05/2013
Fiastra, Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Scuola ospitata: Direz. Didattica di Celano (AQ)
Una volta radunati, ci siamo diretti verso l'area faunistica di Bolognola, all'interno del Parco dei monti Sibillini, così chiamato per la presenza della grotta della Sibilla, colei che predice passato, presente futuro. Qui è stato possibile avvistare, nei pressi delle mangiatoie, il camoscio. In questa area c'è anche un camoscio femmina, Maya, ora incinta, in procinto di partorire un cucciolo, e due suoi figli, ormai di qualche anno di età.
La giornata è proseguita al Museo del Camoscio con il coinvolgimento anche della scuola ospitante; un bambino di Fiastra infatti, ha voluto esporre il suo lavoro svolto sul camoscio, facendo anche da guida a tutto il gruppo.
23/05/2013
Lama dei Peligni, Parco Nazionale della Majella
Scuola ospitata: Scuola Primaria “Amalia Noto” di Isola Gran Sasso (TE)
Date le condizione meteorologiche non è stato possibile visitare l'area faunistica.
Tutti i partecipanti sono stati divisi in tre gruppi. Un primo gruppo ha seguito il percorso dell'orto botanico adiacente il centro visite. Un secondo gruppo ha visitato il museo sul Camoscio. Un terzo gruppo ha fatto delle attività, canzoni, disegni in particolare rappresentando un suo camoscio del tutto personale.
I vari gruppi hanno ruotato nelle varie attività.
24/05/2013
Rocca di Mezzo, Parco Regionale Sirente Velino.
Scuola ospitata: Ist. Compr. “B. Croce”, scuola primaria di Pescasseroli e plesso di Opi (AQ)
Una volta radunati tutti i partecipanti, ci siamo recati a piedi all'area del camoscio dove è stato possibile avvistarlo.
Date le condizione meteorologiche le attività sono proseguite all'interno del museo. La prima attività è stata di tipo sensoriale. Divisi in due squadre si è potuto riconoscere, in base a delle domande, l'oggetto contenuto in una scatola e descritto da un bambino. Gli oggetti in questione erano una pigna, una piuma e un vasetto in terracotta, quindi sia naturali che fatti dall'uomo.
Si sono proseguite le attività attraverso la carta d'identità degli animali del museo.
Ogni bambino ha scelto un animale e l'ha descritto attraverso una scheda completa di ogni informazione.
Ogni bambino ha esposto il suo lavoro agli altri motivando il perché della scelta di quel preciso animale.
La giornata si è conclusa con l'assegnazione di alcuni premi, ognuno assegnato con una simpatica motivazione, dati dalla guida a tutti i bambini intervenuti all'escursione.