Stato della popolazione nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini e risultati del censimento estivo

 La costituzione della quarta colonia di Camoscio appenninico, quella dei Sibillini, è iniziata nel settembre 2008 con il rilascio, nella zona del Monte Bove, di 8 soggetti (3 maschi e 5 femmine) prelevati in natura in Val di Rose nel Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise. Già nel giugno 2009 si sono avute le prime due nascite mentre le attività sono proseguite nello stesso anno con il rilascio di altri 5 soggetti (2 maschi e 3 femmine) provenienti dalle aree faunistiche del Parco Nazionale della Majella e del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Dopo aver registrato, nel giugno del 2010, la nascita di 5 piccoli la neocolonia, a seguito dell'avvio del progetto Life Coornata, ha visto la liberazione sul Monte Bove, nell'autunno dello stesso anno, di 4 individui radiocollarati provenienti dalla cattività (2 dagli stessi Sibillini, uno proveniente dalla Majella ed uno dal Gran Sasso) mentre un quinto soggetto non è stato liberato per avverse condizioni meteo. Nel 2011 è stata verificata la nascita di 7 piccoli su 9 femmine presenti; il bilancio generale, al 30 giugno 2011, è stato quindi decisamente positivo in quanto il nucleo presente sui Sibillini, al netto delle perdite di 5 soggetti, risultava essere costituito da 9 femmine adulte, 4 maschi adulti, 2 subadulti nati nel 2009, 4 yearling nati nel 2010, 7 piccoli del 2011.

Sulla base dell'esperienza maturata nel mese di novembre 2010 quando si è svolto il primo censimento sperimentale, si è provveduto alla realizzazione del censimento estivo del camoscio appenninico in data 14 luglio 2011, in stretta cooperazione con il Servizio gestione del Territorio e sviluppo sostenibile del Parco, l'Università di Siena e con il CTA del C.F.S. Nell'ambito delle attività previste dal progetto Life per la costituzione della colonia sui Sibillini infatti, un ruolo importante viene svolto dal programma di controllo degli animali rilasciati che, oltre al monitoraggio effettuato dagli operatori nell'ambito dell'Azione C4, comprende anche la realizzazione proprio dei censimenti estivi ed invernali, come peraltro previsto dall'Azione E2. Il censimento è stato preceduto da un incontro formativo per tutti gli operatori coinvolti mentre i dati sono stati raccolti su un'apposita scheda che consente sia la caratterizzazione dei soggetti e dei branchi, che la georeferenziazione degli avvistamenti. Va specificato che i censimenti effettuati tra metà di giugno e metà luglio hanno una diversa finalità rispetto a quelli autunnali che vengono svolti nel periodo ottobre - inizio novembre: particolarmente idonei per il conteggio del numero totale di individui i secondi, maggiormente utili per una stima del tasso riproduttivo i primi.

La consistenza del nucleo presente sui Sibillini a fine luglio, desunta dal programma di controllo portato avanti dal progetto Life, è di 27 capi, suddivisi in 8 femmine adulte, 4 maschi adulti, 3 animali di 2 anni, 4 animali di un anno, 8 piccoli. Il censimento estivo ha messo in luce la ridotta contattabilità dei maschi adulti e in parte dei giovani, cosa che risulta in linea con quanto ci si aspetta in questo periodo dell'anno in base alla biologia della specie. La liberazione di almeno altri 10 camosci prevista dal progetto Life entro settembre 2014, creerà le premesse per garantire la conservazione e l'incremento del nucleo sul lungo periodo.

Per terminare la prima fase di liberazione sui Sibillini di 5 esemplari che ha visto, nell'ottobre 2010, il rilascio di 4 camosci, è stato effettuata nel mese di luglio 2011 la liberazione dell'ultimo esemplare, un maschio di 2 anni proveniente dall'Area Faunistica di Bolognola a cui è stato attribuito il nome di Pilato. L'animale è stato sottoposto, come gli altri precedentemente rilasciati, ad uno stretto programma di monitoraggio radiotelemetrico sia utilizzando un radiocollare con sistema GPS-satellitare, sia facendo ricorso a triangolazioni effettuate direttamente dagli operatori addetti al monitoraggio e integrando inoltre il programma con una serie di uscite finalizzate alla sua osservazione diretta per valutarne lo stato fisico. Il tutto è risultato possibile utilizzando la tecnica dell'homing-in in cui si procede a localizzare la posizione del camoscio grazie alla telemetria e, successivamente, si procede ad avvicinarlo per tentarne il successivo avvistamento. Le diverse tecniche hanno confermato il buono stato di salute di Pilato ma anche come, attualmente, compia movimenti molto limitati preferendo rimanere nell'area di rilascio (le pendici del Monte Bicco) piuttosto che spostarsi nella vicina area del Monte Bove nord frequentata dalla maggior parte dei camosci. Sarà interessante osservare i successivi sviluppi nel comportamento di questo giovane maschio con il passare del tempo e l'avvicinarsi del periodo riproduttivo.

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