Trasferimento di un camoscio dall'area faunistica di Bolognola a quella di Opi

Lo scorso 22 settembre un individuo di camoscio appenninico, nato nel 2012 e denominato Carlo Alberto, è stato trasferito dall'area faunistica di Bolognola sita nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, a quella di Opi nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Le operazioni di cattura tramite telenarcosi e trasferimento, sono avvenute con successo grazie alla collaborazione tra il personale CFS e quello delle aree protette coinvolte che hanno gestito, con competenza, tutte le complesse e delicate fasi di cattura e gestione dell'animale fino all'arrivo a destinazione. Le operazioni, iniziate nella mattinata, si sono conlcuse con successo nel tardo pomeriggio con la liberazione dell'animale.

Il primo nucleo in natura dei Monti Sibillini, che oggi raggiunge il numero di circa 90 esemplari grazie anche al contributo dei progetti comunitari LIFE, è stato costituito nel 2008 mediante il rilascio di individui catturati proprio dalla popolazione sorgente del Parco d'Abruzzo; tale evento quindi, con il ritorno di un esemplare nei luoghi in cui la popolazione supersite alle vicende dell'uomo ha dato vita alla riconquista del suo areale, assume pertanto un alto valore simbolico.

Alcune immagini dell'operazione possono essere visionate cliccando qui

Per approfondire la notizia vi invitiamo a leggere il seguente e dettagliato comunicato stampa