Newsletter n.13

IL PORTALE DEL CAMOSCIO APPENNINICO - Progetto LIFE Coornata

Newsletter n. 13 - 18 gennaio 2016

 

Trasferimenti di camosci appenninici tra le aree faunistiche di Bolognola e Opi

Nel pieno spirito di collaborazione tra le aree protette che sono state coinvolte dal progetto Life Coornata per la salvaguardia del camoscio appenninico, sono proseguite negli ultimi mesi le attività di scambio di individui tra le aree faunistiche dei Parchi interessati. Si segnala che lo scorso 22 settembre, un esemplare nato nel 2012 e denominato Carlo Alberto, è stato trasferito con successo dall’area faunistica di Bolognola, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, a quella di Opi sita invece nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Il tutto è stato possibile grazie alla collaborazione tra il personale CFS e quello delle aree protette convolte, che ha consentito di gestire con competenza tutte le delicate fasi di cattura tramite telenarcosi, gestione dell’esemplare e trasferimento dello stesso. E’ possibile approfondire la notizia cliccando QUI e andando allo specifico COMUNICATO STAMPA

 

Sky e Ago, storia dell’incontro di due camosci nell’area faunistica di Rovere

Nello scorso mese di ottobre il Parco Regionale Sirente-Velino e quello Nazionale della Majella sono stati teatro e protagonisti di un incontro emozionante che avrà anche, con ogni probabilità, risvolti importanti ai fini della conservazione del camoscio appenninico. Sky infatti, una femmina di 3 anni e mezzo nata e crescita nell’area faunistica di Lama dei Peligni (Majella)  è stata trasferita per fare compagnia ad Ago, un maschio di 6 anni rimasto solo nell’area faunistica di Rovere, Rocca di Mezzo (Sirente-Velino). Leggi la notizia completa cliccando QUI

 

Conteggi in simultanea e osservazioni standardizzate nel PNALM

Nel 2015 sono stati svolti i consueti conteggi in simultanea per monitorare la tendenza generale della popolazione di camoscio appenninico del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Lungo i 25 circuiti effettuati su tutta l'area del Parco sono stati avvistati e contati 522 camosci a luglio e 523 a ottobre, numero che si colloca tra i più alti degli ultimi dieci anni, sebbene sia in flessione rispetto al 2014. Costante come sempre la consistenza delle nascite, con 132 capretti avvistati in estate - in percentuale un valore praticamente identico al 2014. Buona anche la presenza degli yearling, 69 in totale, per una sopravvivenza nel primo anno di vita che si mantiene ben al di sopra dei minimi registrati negli anni più critici 2009-2011. Interessante la consistenza del nucleo presente sul massiccio del Marsicano che ha raggiunto quest’anno il numero record di 130 camosci avvistati in ottobre (in aumento rispetto all’anno precedente) e la costante presenza di un piccolo nucleo sul Monte Castelnuovo, in Molise, a cui dall'anno scorso si dedicano specifiche sessioni di osservazioni invernali: quest'anno sono stati contati 18 individui, a fronte dei 31 contati nel 2014. Inoltre, a luglio e ottobre sono state svolte osservazioni standardizzate su specifici branchi per continuare ad analizzare nel dettaglio la struttura e la dinamica di popolazione. Questo tipo di osservazioni ha impegnato il personale per 35 uscite complessive, durante le quali sono stati contati e classificati per sesso ed età quasi la metà dei camosci presenti nel PNALM in quattro aree particolari. I dati raccolti confermano che la popolazione sia in fase positiva secondo vari parametri demografici, sebbene all'interno di un contesto di medio periodo sempre costituito da oscillazioni soprattutto nella sopravvivenza dei piccoli. Quest'anno si registra anche un significativo calo nella percentuale di femmine adulte, benché, insieme ai kid, costituiscano sempre oltre la metà dell'intera popolazione. Leggi la notizia QUI

 

Censimento autunnale nel Parco Regionale Sirente Velino

Nel Parco Regionale Sirente Velino, lo scorso 3 novembre, si è svolto il primo censimento autunnale, con metodi standard, condotto dall’Ente Parco e che affianca le altre misure di monitoraggio sulla neo popolazione, l’ultima in termini di tempo, realizzata grazie alle azioni del progetto Life Coornata. Le operazioni, alle quali hanno partecipato anche agenti del Corpo Forestale dello Stato e volontari, hanno consentito di documentare, mediante osservazioni contemporanee, la nascita di 5 nuovi nati nel 2015 (dopo le nascite già verificatesi l’anno precedente di un uguale numero di individui). Grazie all’impegno e alla collaborazione tra le aree protette ed il CFS ad oggi, è stato possibile immettere nel Parco 19 esemplari provenienti da catture in natura e da aree faunistiche. Per approfondire e osservare alcune immagini, clicca QUI

 

Esito finale del progetto Life Coornata

Con piacere comunichiamo che la valutazione finale del Progetto Life Coornata per la tutela del camoscio appenninico, effettuata dalla Commissione Europea sulla base del final report inviato nei mesi scorsi a conclusione del progetto, ha ricevuto esisto più che lusinghiero, valutando in termini estremamente positivi sia i risultati ottenuti sia la conduzione generale del progetto stesso che, lo ricordiamo, ha visto una stretta sinergia tra le 5 aree protette dell’appennino centrale coinvolte. L’esito positivo del rapporto finale e l’ottima valutazione testimoniano la bontà di un modello, una volta tanto tutto italiano, di collaborazione che è stato in grado di mettere insieme le migliori professionalità sul tema e di coinvolgere tutti i principali portatori di interesse.