Newsletter n.7

IL PORTALE DEL CAMOSCIO APPENNINICO - Progetto LIFE Coornata

Newsletter n. 7 - 28 ottobre 2013

 

Accanto alle attività di controllo dei nuclei di camoscio appenninico effettuate in alcune aree protette dell'Appennino centrale e ai censimenti delle rispetive popolazioni volti a indagare il successo riproduttivo delle diverse colonie e le consistenze numeriche (dati di grande importanza per dare indicazioni della dinamica dei diversi nuclei), l'estate 2013 ha visto la concretizzazione di alcune fondamentali azioni previste dal progetto Life Coornata, tra cui la realizzazione della quinta, nuova colonia del Sirente Velino e il buon fine di alcuni trasferimenti di individui per il consolidamento di quella dei Monti Sibillini.

Si relazione pertanto, oltre che su questi due eventi di grande rilevanza e sui risultati dei censimenti estivi effettuati, anche su alcune attività a conclusione del programma educativo rivolto al mondo della scuola (Azione D7 del Life Coornata).

 


Momento storico per la gestione faunistica in Italia: fondata la nuova colonia di camoscio appenninico nel Parco Regionale del Sirente Velino  

Grazie al progetto Life Coornata è stato raggiunto un importante obiettivo per la conservazione della biodiversità nel nostro Paese: l'impegno congiunto del parchi appenninici ha consentito il realizzarsi dell'atto fondativo della quinta colonia esistente oggi in Italia, e di conseguenza al mondo data l'endemicità della sottospecie, di camoscio appenninico. All'interno del Parco Nazionale della Majella infatti, alcune femmine sono state catturate, munite di radiocollare, trasferite e rilasciate nei siti idonei individuati nel Parco Regionale del Sirente Velino. Si è realizzata così una delle più importanti azioni previste dal progetto Life Coornata che presenta aspetti di notevole importanza scientifica anche per le modalità di cattura: accanto infatti ad un individuo catturato con una tradizionale box trap, ben due esemplari sono stati invece trattenuti con l'impiego di una up-net, una tecnica alternativa costituita da una sorta di rete morbida issata attraverso un comando a distanza e che ha il vantaggio di realizzare catture "collettive" di individui.
Una serie di comunicati hanno accompagnato l'importante notizia e vengono di seguito riportati:
Comunicato stampa 18 luglio 2013
Comunicato del Parco Sirente Velino
Comunicato del Parco della Majella
Ulteriori trasferimenti, a sostegno dell'operazione realizzata per il Sirente Velino con animali ancora una volta provenienti dalla Majella, sono stati realizzati sul finire del mese di luglio:
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Leggi il comunicato del Parco della Majella
Inoltre, un importante contributo all'implementazione della neocolonia è giunto anche dal Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga, con il rilascio di due esemplari di sesso maschile provenienti dall'area faunistica di Farindola:
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Infine, si registra un importante contributo alla neocolonia anche da parte del Parco Nazionale dei Monti Sibillini che, per la prima volta nella sua storia, ha trasferito un camosco nato nel proprio territorio, in natura in un altro Parco:
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Trasferimenti di individui tra il Gran Sasso e i Monti Sibillini per il consolidamento della quarta colonia

A pochi giorni di distanza dalla liberazione di Fifty, camoscio maschio proveniente da natura dal Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga e utilizzato per rafforzare il nucleo presente nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, altri trasferimenti tra le due aree protette sono stati realizzati nel mese di giugno 2013 con la liberazione di un individuo di sesso femminile di 12 anni d'età. Si è trattato in pratica del terzo rilascio effettuato in poco più di un mese tra i due partner di progtto essendo stata liberata, pochi giorni prima, la femmina "Laura" che, dalle prime osservazioni, sembrerebbe essersi ben inserita nel nuovo branco.
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Leggi il comunicato del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga


Censimenti estivi e aggiornamenti sulla situazione delle popolazioni di camosci su Majella e Monti Sibillini riportano dati estremamente incoraggianti

Buone notizie giungono dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini relativamente all'incremento numerico della popolazione presente di camosci, avendo la stessa superato, in base ai recenti dati in possesso dei tecnici del parco, l'importante soglia delle 50 unità
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Nel medesimo Parco, è inoltre in procinto di partire il Censimento Autunnale 2013.
Allo stesso modo, il recente censimento estivo realizzato nel Parco Nazionale della Majella che ha visto il coinvolgimento dell'Ente Parco del CTA del Corpo Forestale dello Stato e di alcuni volontari, ha permesso di conteggiare un numero minimo certo di camosci osservati pari a 840 individui, dei quali 227 sono i nuovi nati (kid) e 91 i giovani di un anno di età (yearling). Questi dati, fanno di quella presente sulla Majella, la popolazione di camoscio più numerosa nell'Appennino centrale.
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Elaborati i questionari sulla conoscenza del camoscio appenninico nell'ambito del programma educativo

Sono stati elaborati i questionari sulla conoscenza del camoscio appenninico a conclusione del programma educativo rivolto alle scuole dei territori interessati dal progetto Life Coornata (Azione D.7). I risultati dell'elaborazione sono disponibili consultando il seguente ARTICOLO

 


Per il 2013 la camapgna "Voler bene all'Italia" ha scelto l'areale del camoscio come distretto per celebrare la bellezza della natura

 

In occasione della festa dedicata da Legambiente ai piccoli comuni, per celebrare il loro contributo alla vita e all’identità del Paese, nel 2013 l’iniziativa “Voler Bene all’Italia” è stata dedicata alla valorizzazione dei tanti distretti di bellezza espressi dai territori italiani. Per celebrare la bellezza della natura, è stato scelto quale distretto l’areale interessato dalla presenza del camoscio appenninico che si è inteso valorizzare come esempio virtuoso e protagonista di una delle esperienze di conservazione della biodiversità più importanti e meglio riuscite in Italia. Per dimostrare la gratitudine a questo mondo della conservazione, l'1 e il 2 giugno 2013 sono state organizzate una serie di iniziative per sottolineare il ruolo avuto dalle aree faunistiche presenti nei comuni dei parchi protagonisti di questa esperienza. Il primo giungo 2013  a Pescasseroli presso la sede dell'Ente Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise la partnership del progetto Life Coornata, i comuni di Bolognola, Farindola, Lama dei Peligni, Opi, Pacentro, Rocca di Mezzo oltre che il MATTM e l'ANCI Abruzzo sono stati invitati per un incontro inteso a fare il punto sullo stato di conservazione del camoscio appenninico e per rinnovare l'impegno per la sua conservazione.



 

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